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Questo blog è stato creato da un patito di Giochi da Tavolo (GdT) e Giochi di Carte (GdC) per altri patiti di GdT e GdC, oppure per chi apprezza i GdT e GdC, oppure per chi non li conosce e ne è incuriosito: insomma, per tutti! Qui potrete trovare recensioni approfondite di giochi, opinioni a caldo dopo una sola partita o anche meno e resoconti di serate ludiche!
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domenica 27 dicembre 2015

SPLENDOR e PANDEMIA: LA CURA (PARTE 1) - Diffondere il verbo ludico in famiglia!

Questo non è PROPRIAMENTE un resoconto di una serata ludica, perché quando abbiamo giocato non era sera, ma spero che i lettori più pignoli non se ne abbiano a male!
"Oggi si pranza a casa di mia mamma", dice la mia ragazza; questa frase ha per me la valenza che ha per la maggior parte delle persone la scena in cui la bambina di "The Ring" esce dal pozzo e dalla tv: mi terrorizza.
Sia perché i pasti dalla futura suocera sono qualcosa di abbondante, MOLTO abbondante (da sfiorare la telefonata al 118 nella maggior parte dei casi), sia perché temo il tedio del post-pranzo.
"Si portasse un giochino?" chiedo, con nonchalance. Gli attimi che precedono il "ma si, vai!" sono di puro terrore, ma poi arriva la risposta affermativa.
Vado alla Ludoteca (ovvero i 3 scaffali carichi di giochi che ho in sala), e arriva il momento più duro: cosa portare?
Analizziamo il pubblico: c'è la mia ragazza che ormai è una pro gamer come il sottoscritto, e quindi andrebbe bene tutto. C?è il fratello della mia ragazza (Giacomo) che credo potrebbe benissimo reggere qualsiasi titolo, ma è ancora abbastanza vergine dal punto di vista ludico, e non voglio infierire con titoli di mezza tonnellata. Infine c'è la di lei mamma, e qui sta il difficile. Serve un gioco semplice, come sempre quando tento di introdurre i "grandi" al magico mondo dei giochi da tavolo. Deve presentare un po' di sfida, ma non troppa da risultare ostico e deve divertire. Non deve ovviamente essere banale, perché non pensi che non la ritengo all'altezza di un gioco serio.
Alla fine la scelta è fatta: Splendor e Pandemia: la Cura.
Arriva il momento tanto atteso e apparecchio Splendor. Spiego le regole e siamo pronti ad iniziare, ma ecco il primo intoppo: Anna (la mamma) dice "preferisco guardare, che a questi giochi non so giocare" (classica frase preconfezionata che mi sarà stata ripetuta nel tempo, da persone sempre diverse, un numero incalcolabile di volte). Ma la mia ragazza insiste, e si convince anche lei. Meno male
Comincia la partita, Giacomo ha afferrato il concetto e mi chiede conferma solo un paio di volte, prevalentemente sulle modalità con cui possono essere presi i gettoni pietra preziosa. Anche Anna pare aver capito, anche se i primi 3 turni sbaglia puntualmente tentando di prendere 2 gettoni dello stesso colore più uno di un altro colore. Una delle sue prime mosse è prenotare una carta di II livello, spiego che è consigliabile cominciare creandosi una base di carte di I livello, ma resta della sua idea e tiene prenotata la carta che ha scelto, andiamo avanti.
Man mano che il gioco procede mi accorgo di aver sottovalutato i miei avversari: verso metà partita sono quello messo peggio. Giacomo prende due tessere nobile in un turno (anche se non aveva capito che non serve un'azione per prenderle, ma arrivano in automatico appena si soddisfano le condizioni), e rende chiaro che devo correre se voglio sperare di vincere. Nel frattempo, in barba ai miei consigli iniziali, Anna ha costruito un valido motore e macina carte una dopo l'altra senza quasi mai bisogno di prendere gettoni. Io arranco come una balena spiaggiata ma la conclusione della partita è tanto repentina, quanto inaspettata: Vince Anna. Con un colpo di reni prende due carte da punti in 2 turni e, con la complicità di una tessera nobile, giunge a 15 di botto, lasciandoci a bocca aperta.
Ma comunque sono contento, se un neofita vince, e sente che tutti hanno combattuto per vincere senza favoritismi, avrà un ricordo migliore, essendo invogliato/a a rigiocare, magari alzando l'asticella della difficoltà!
Ripongo Splendor ed è il turno di Pandemia: la Cura...
(continua!)

venerdì 25 dicembre 2015

RUSSIAN RAILROADS - Che vuoi che sia un punto in meno!

Quando so che la sera verranno amici a giocare, mi preparo sempre per tempo, facendo trovare il gioco già setuppato sul tavolo di sala e studiando in anticipo il regolamento (ho talmente tanti giochi a casa che non posso tenerli a mente tutti!)
O almeno queste sono le intenzioni.
Non è andata così l'ultima volta che Niccolò e Giulia sono venuti a casa mia. O meglio, è andata così parzialmente, perchè quando sono arrivati, mi hanno trovato con il volto immerso nel regolamento di RUSSIAN RAILROADS, che avevo deciso di far loro provare. Era anche la buona occasione per farlo giocare anche ad Angela, la mia ragazza.
Come succede SEMPRE in questi casi, quando si cerca una maledetta regoletta nello specifico nel regolamento, puntualmente non la si trova mai; l'inizio del gioco è stato quindi ritardato, mentre io provvedevo a imprecare contro ogni divinità esistente perchè "PORCAPUTT... L'HO LETTA DUE SECONDI FA, DOVE DIAVOLO è FINITA QUESTA REGOLA???"
Il tutto non è stato agevolato dai 3 compagni di gioco, che provvedevano a sfottermi a puntino.
Dopo aver represso il mio istinto omicida (lo giuro, avrei chiamato le forze dell'ordine e mi sarei costituito, dopo la mattanza), ecco qui la regoletta che cercavo (a riguardo delle carte ordine di turno, non ricordo quando si prendevano i punti bonus stampati sul retro e se ci fosse qualche condizione particolare da soddisfare per prenderli), tutto è pronto per iniziare.
Spiegare giochi alle altre persone è per me, oltre che un piacere, una sacra missione, e quindi, anche stavolta, la spiegazione è stata il giusto mix di sintesi e approfondimenti dei giusti punti.
Come ogni volta, leggo la perplessità nei loro volti,a fine spiegazione. Già preventivata, è fisiologico, sarà tutto chiaro giocando.
Io ci avevo già giocato una volta, quindi parto subito sparato investendo su un buon equilibrio tra avanzamento del binario nero e acquisto di locomotive. Gli altri 3 tentennano un po' con azioni meno incisive, come succede spesso quando si gioca per la prima volta ad un gioco da tavolo. Ma fin dalle prime battute è chiaro che la strategia di Giulia sarà improntata allo sviluppo industriale. Come nella scorsa partita, decido in quel momento di infischiarmene dell'industria, e sposto l'attenzione su Nicco. Noto subito che comincia a capire il meccanismo del gioco dopo pochissimi turni, e punta ad ottenere quanto prima i binari più avanzati (sarà l'unico a fine gioco a spingersi fino al binario bianco) ed ottimizzare la raccolta punti dalle ferrovie; come me, ignora l'industrializzazione.
Angela invece la vedo nel panico, senza una strategia in testa, ma pare orientata a prendere quanti più moltiplicatori x2 riesce. La partita scorre tranquilla e fluida, pochissima paralisi da analisi, e verso la metà è chiaro che la vera sfida sarà tra me e Giulia.
Ho sottovalutato il suo sviluppo industriale, ma ora che ad ogni conteggio lei totalizza più o meno tanti punti quanto me, comincio a sudare freddo. Angela è completamente fuori dalla lotta per la vittoria, mentre la distanza tra me e Giulia da un lato e Nicco dall'altro aumenta di turno in turno.
Nel frattempo sfrutto un paio di ingegneri, che ho comprato al primo e terzo turno, per ottenere moltiplicatori x2, ne avrei presi altri, ma Angela ha finito la scorta e mi devo fermare (a posteriori, aveva la carta bonus finale che premia a seconda di quanti x2 si possiedono).
Nel frattempo ho preso la carta bonus finale che da tanti punti quanto la somma delle locomotive a fine gioco, ma all'ultimo turno non ho sufficienti lavoratori per comprare una locomotiva più potente, e ad ogni modo calcolo che mi avrebbe fruttato solo 2 o 3 punti in più. Amen, che vuoi che siano???
Eccoci al conteggio finale: Angela arriva ultima come previsto nel corso della partita, anche se francamente non fa così pochi punti come mi ero aspettato. Nicco arriva terzo, lui stesso nel post-partita dirà che si aspettava che la sua strategia avrebbe fruttato di più: effettivamente sembrava lui l'uomo da battere in questa partita.
E' l'ora di calcolare il mio punteggio: faccio un visibilio di punti dalle 3 ferrovie, 0 dall'industria e 20 dall'essere secondo nella maggioranza ingegneri (la prima è giulia, nonostante abbiamo lo stesso numero di ingegneri, lei possiede quello col numero più alto). Una 20ina di punti mi vengono dalla mia carta bonus finale per il valore delle mie locomotive. Sposto con soddisfazione il mio segnalino punteggio intorno alla plancia: dovrei aver vinto a mani basse!
Sta alla Giulia... il suo segnalino segnapunti avanza di poco in poco, fino a finire UNA casella più avanti di me: ho perso per un punto.
Giù un'altra decina di santi mentalmente, e un altro paio prendo nota di tirarli giù più tardi, in privato.
Comunque, al di là dei risultati, il gioco è piaciuto molto, e questa è la cosa importante, e ci siamo divertiti tutti.
In particolare Giulia e Nicco ne hanno apprezzato la scorrevolezza e la semplicità di regolamento, che accompagna un gioco tutt'altro che semplice dal punto di vista tattico/strategico.
E quando un giocatore che ha perso distanziato di molti punti dice che il gioco è bello, so che stasera ho fatto centro scegliendo il titolo giusto.
Alla prossima!

sabato 12 dicembre 2015

Welcome!

Benvenuti a tutti!
Mi chiamo Angelo e ho scoperto da un paio d'anni il magico mondo dei Gdt e GdC, e da  allora è stato amore a prima vista.
Cosa ha questo blog di diverso dagli altri che parlano di GdT?
ASSOLUTAMENTE NULLA.
Anzi, qualcosa si: qui sono racchiuse le MIE esperienze, le MIE opinioni, i MIEI punti di vista e questo, dunque lo rende assolutamente unico!
bando alle ciance, è il momento di cominciare! a presto!!!
Angelo