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venerdì 25 dicembre 2015

RUSSIAN RAILROADS - Che vuoi che sia un punto in meno!

Quando so che la sera verranno amici a giocare, mi preparo sempre per tempo, facendo trovare il gioco già setuppato sul tavolo di sala e studiando in anticipo il regolamento (ho talmente tanti giochi a casa che non posso tenerli a mente tutti!)
O almeno queste sono le intenzioni.
Non è andata così l'ultima volta che Niccolò e Giulia sono venuti a casa mia. O meglio, è andata così parzialmente, perchè quando sono arrivati, mi hanno trovato con il volto immerso nel regolamento di RUSSIAN RAILROADS, che avevo deciso di far loro provare. Era anche la buona occasione per farlo giocare anche ad Angela, la mia ragazza.
Come succede SEMPRE in questi casi, quando si cerca una maledetta regoletta nello specifico nel regolamento, puntualmente non la si trova mai; l'inizio del gioco è stato quindi ritardato, mentre io provvedevo a imprecare contro ogni divinità esistente perchè "PORCAPUTT... L'HO LETTA DUE SECONDI FA, DOVE DIAVOLO è FINITA QUESTA REGOLA???"
Il tutto non è stato agevolato dai 3 compagni di gioco, che provvedevano a sfottermi a puntino.
Dopo aver represso il mio istinto omicida (lo giuro, avrei chiamato le forze dell'ordine e mi sarei costituito, dopo la mattanza), ecco qui la regoletta che cercavo (a riguardo delle carte ordine di turno, non ricordo quando si prendevano i punti bonus stampati sul retro e se ci fosse qualche condizione particolare da soddisfare per prenderli), tutto è pronto per iniziare.
Spiegare giochi alle altre persone è per me, oltre che un piacere, una sacra missione, e quindi, anche stavolta, la spiegazione è stata il giusto mix di sintesi e approfondimenti dei giusti punti.
Come ogni volta, leggo la perplessità nei loro volti,a fine spiegazione. Già preventivata, è fisiologico, sarà tutto chiaro giocando.
Io ci avevo già giocato una volta, quindi parto subito sparato investendo su un buon equilibrio tra avanzamento del binario nero e acquisto di locomotive. Gli altri 3 tentennano un po' con azioni meno incisive, come succede spesso quando si gioca per la prima volta ad un gioco da tavolo. Ma fin dalle prime battute è chiaro che la strategia di Giulia sarà improntata allo sviluppo industriale. Come nella scorsa partita, decido in quel momento di infischiarmene dell'industria, e sposto l'attenzione su Nicco. Noto subito che comincia a capire il meccanismo del gioco dopo pochissimi turni, e punta ad ottenere quanto prima i binari più avanzati (sarà l'unico a fine gioco a spingersi fino al binario bianco) ed ottimizzare la raccolta punti dalle ferrovie; come me, ignora l'industrializzazione.
Angela invece la vedo nel panico, senza una strategia in testa, ma pare orientata a prendere quanti più moltiplicatori x2 riesce. La partita scorre tranquilla e fluida, pochissima paralisi da analisi, e verso la metà è chiaro che la vera sfida sarà tra me e Giulia.
Ho sottovalutato il suo sviluppo industriale, ma ora che ad ogni conteggio lei totalizza più o meno tanti punti quanto me, comincio a sudare freddo. Angela è completamente fuori dalla lotta per la vittoria, mentre la distanza tra me e Giulia da un lato e Nicco dall'altro aumenta di turno in turno.
Nel frattempo sfrutto un paio di ingegneri, che ho comprato al primo e terzo turno, per ottenere moltiplicatori x2, ne avrei presi altri, ma Angela ha finito la scorta e mi devo fermare (a posteriori, aveva la carta bonus finale che premia a seconda di quanti x2 si possiedono).
Nel frattempo ho preso la carta bonus finale che da tanti punti quanto la somma delle locomotive a fine gioco, ma all'ultimo turno non ho sufficienti lavoratori per comprare una locomotiva più potente, e ad ogni modo calcolo che mi avrebbe fruttato solo 2 o 3 punti in più. Amen, che vuoi che siano???
Eccoci al conteggio finale: Angela arriva ultima come previsto nel corso della partita, anche se francamente non fa così pochi punti come mi ero aspettato. Nicco arriva terzo, lui stesso nel post-partita dirà che si aspettava che la sua strategia avrebbe fruttato di più: effettivamente sembrava lui l'uomo da battere in questa partita.
E' l'ora di calcolare il mio punteggio: faccio un visibilio di punti dalle 3 ferrovie, 0 dall'industria e 20 dall'essere secondo nella maggioranza ingegneri (la prima è giulia, nonostante abbiamo lo stesso numero di ingegneri, lei possiede quello col numero più alto). Una 20ina di punti mi vengono dalla mia carta bonus finale per il valore delle mie locomotive. Sposto con soddisfazione il mio segnalino punteggio intorno alla plancia: dovrei aver vinto a mani basse!
Sta alla Giulia... il suo segnalino segnapunti avanza di poco in poco, fino a finire UNA casella più avanti di me: ho perso per un punto.
Giù un'altra decina di santi mentalmente, e un altro paio prendo nota di tirarli giù più tardi, in privato.
Comunque, al di là dei risultati, il gioco è piaciuto molto, e questa è la cosa importante, e ci siamo divertiti tutti.
In particolare Giulia e Nicco ne hanno apprezzato la scorrevolezza e la semplicità di regolamento, che accompagna un gioco tutt'altro che semplice dal punto di vista tattico/strategico.
E quando un giocatore che ha perso distanziato di molti punti dice che il gioco è bello, so che stasera ho fatto centro scegliendo il titolo giusto.
Alla prossima!

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